venerdì 26 novembre 2010

PASSAPAROLA!

L'Ostello ha bisogno di te!

SABATO IN PIAZZA FIRMA LA PETIZIONE

LUNEDI' TUTTI PACIFICAMENTE IN COMUNE

E' arrivato il momento di far sentire la voce di TUTTI i cittadini che hanno a cuore le sorti di Villa Borgognoni: se vogliamo che non sia venduta, ognuno deve dare il suo piccolo contributo.

Per tutta la giornata di sabato 27 novembre raccoglieremo le firme per la petizione popolare in Piazza della Repubblica.
Girate la voce, firmate e fate firmare!!

Lunedi' 29 novembre in Consiglio comunale perchè la questione dell'ostello di Villa Borgognoni è all'ordine del giorno.
Dalle ore 18,00 in poi cerchiamo di essere presenti.

E' importante essere numerosi! Più siamo meglio è!

(Associazione SpaziOstello Onlus)




Raccolta firme

La raccolta firme puo' avvenire solo in formato cartaceo nei seguenti modi:

- presso l'Ostello Villa Borgognoni (via Crivelli, 1 Jesi)

- scaricando il seguente modulo aiutandoci anche a raccogliere altre firme. Da consegnare o spedire entro i primi di dicembre all'Ostello (indirizzo: via Crivelli, 1 - 60035 Jesi An)
MODULO PETIZIONE DA SCARICARE E STAMPARE

Grazie per il tuo contributo!!!

SpaziOstello Onlus

27-28 novembre 2010 evento per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne





Foto dell'evento

lunedì 22 novembre 2010

Una Giornata per l'Ostello - domenica 21 novembre 2010




Domenica scorsa una cappa grigia è scesa sulla città, ma non sull’ostello della gioventù, che a partire dal primo pomeriggio e fino a sera si è animato di colori, musica e tanta, tanta gente. Accogliendo l’invito lanciato dall’associazione di volontariato SpaziOstello e dalla cooperativa sociale Zanzibar, che gestisce la struttura ricettiva, un flusso ininterrotto di persone ha invaso Villa Borgognoni. Una presenza massiccia che rappresenta una testimonianza concreta dell’amore e della vicinanza che la città di Jesi ha per questo luogo e per ciò che rappresenta. Confermate dalla quantità di firme raccolte per la petizione popolare contro la vendita della villa e contro la chiusura dell’ostello, che solo ieri sono state più di 300 e che si vanno ad aggiungere alle altre centinaia raccolte nei giorni scorsi.
La villa ha preso vita nel primo pomeriggio con i balli popolari internazionali del gruppo “Danzintondo”. Quando la pioggia battente ha costretto tutti a ripararsi all’interno, l’atrio d’ingresso è stato avvolto dalle melodie coinvolgenti del “Concertino Burro e Salvia”, mentre nella veranda le note della tromba di Davide Uncini si mescolavano al profumo delle caldarroste e del vin brulè. Poco più in là, i ragazzi della Scuola Internazionale di Comics dipingevano su teli di stoffa, mentre Marina Santinelli leggeva storie ad uno stuolo di bambini aggrappati alla sua voce e un mago tutto blu (il mago Arturo) estraeva dal suo cilindro palloncini di mille forme e colori. Al primo piano, nel bel locale decorato, Marco Montanari ha proiettato le sue videoistallazioni.
“Una giornata per l’ostello” è stato lo slogan pensato dagli organizzatori per questa iniziativa. La giornata era grigia, ma non all’ostello Villa Borgognoni.

(Associazione di volontariato “SpaziOstello” Onlus)

giovedì 18 novembre 2010

SpaziOstello iniziative

Avevamo chiesto al sindaco e all’amministrazione comunale risposte chiare sul futuro di Villa Borgognoni e dell’ostello della gioventù. Purtroppo, l’unica risposta netta è venuta non da sindaco e assessori, ma dall’Amministratore unico di ProgettoJesi, che nella commissione consiliare del 9 novembre scorso ha dichiarato che in assenza di specifici atti normativi da parte del Comune, dal 1° gennaio 2011 Villa Borgognoni sarà messa in vendita. Ha però anche aggiunto che la modifica allo statuto di ProgettoJesi è possibile e non comporta particolari difficoltà, né oneri significativi. Deve solo essere portata in Consiglio comunale per l’approvazione.
Una dichiarazione che ci induce a pensare che le dichiarazioni fatte da Belcecchi in questi ultimi giorni nascondano in realtà solo espedienti dilatori per arrivare al 1° gennaio senza aver fatto nulla. Per questo motivo, noi dell’associazione SpaziOstello ci siamo mobilitati e non ci fermeremo sino a quando le dichiarazioni rassicuranti e le belle intenzioni non saranno confermate da provvedimenti normativi concreti.
Da oggi inizieremo una serie di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio che stiamo correndo e invitiamo tutti a mobilitarsi per evitare di perdere un patrimonio della città e una risorsa strategica per la vita democratica, culturale e sociale del nostro territorio, qual è Villa Borgognoni.
In particolare, da oggi, 18 novembre, partirà una petizione popolare con la quale chiediamo al sindaco di non vendere Villa Borgognoni e di mantenere l’attuale destinazione di ostello della gioventù. Chiediamo anche di non disperdere la ricchezza di esperienze e di partecipazione che si è creata in questo luogo negli ultimi tre anni, e che pertanto venga attuato un progetto condiviso tra chi gestisce e chi usufruisce della struttura, per valorizzare al massimo le potenzialità di Villa Borgognoni e ribadirne i connotati di “bene comune di tutta la città”.
Nei prossimi giorni renderemo noto anche un appello, che abbiamo già preparato, e per il quale stiamo chiedendo adesioni a persone e associazioni. Uno strumento aggiuntivo per tentare di coinvolgere la città tutta su questa questione.
Domenica 21 novembre, infine, insieme alla cooperativa sociale Zanzibar, organizzeremo “Una giornata per l’ostello”, una iniziativa aperta a tutti per trascorrere un pomeriggio insieme e sensibilizzare la cittadinanza (vedi volantino).

(Associazione di volontariato “SpaziOstello” Onlus)

domenica 14 novembre 2010

Non è più tempo…

“L’amministrazione comunale non ha nessuna intenzione di vendere Villa Borgognoni”. Anche nel Consiglio comunale di venerdì 12 novembre, il sindaco Fabiano Belcecchi ha ribadito un concetto più volte espresso nei giorni scorsi. Ma se affermazioni del genere, apparentemente nette, suonavano rassicuranti nel recente passato, dopo la riunione della Commissione consiliare del 9 novembre suscitano tutt’altre reazioni. Perché in quella sede il dott. Massimo Bacci, amministratore unico di ProgettoJesi, ha dichiarato in modo chiaro che in assenza di modifiche statutarie della società partecipata, a partire da gennaio 2011 Villa Borgognoni verrà messa in vendita.

Il punto nodale, dunque, è la modifica dello statuto di ProgettoJesi. Questione antica, della quale si parla da anni ma che non è mai stata realizzata. Perché? Nel suo intervento in Consiglio, il sindaco ha spiegato che non è stato possibile farla “per ragioni normative e fiscali”. Concetto ripreso dall’assessore all’urbanistica con delega alle società partecipate, Simona Romagnoli, e dal capogruppo del Pd Andrea Binci, che ha ribadito la volontà del partito di non vendere la villa. Aggiungendo subito dopo, tuttavia, un “ma purtroppo” niente affatto rassicurante.

Quali sarebbero queste presunte “ragioni normative e fiscali” non è dato sapere. Sindaco, assessore e capogruppo avrebbero potuto chiarirlo nella commissione convocata appositamente da Claudio Fratesi. Guarda caso, nessuno dei tre – o perché assente (Belcecchi e Romagnoli), o perché silente (Binci) – è intervenuto in tale occasione. Anche su questo punto ha parlato invece il dott. Bacci, e l’ha fatto con una apprezzabile chiarezza: la modifica allo statuto di ProgettoJesi è possibile e non comporta particolari difficoltà, né oneri significativi. Deve solo essere portata in Consiglio comunale per l’approvazione. Una dichiarazione che smentisce quanto sostenuto da Belcecchi e colleghi di giunta.

Questo ci conferma nella convinzione che la questione è tutta e solo politica e fa capo esclusivamente al sindaco, perché spetta a lui presentare la modifica in Consiglio. Tutto quanto è stato detto a contorno di questa annosa vicenda (attesa dei decreti attuativi del governo, nomina di un consulente giuridico per meglio capire le strade da percorrere, etc.) ci appaiono solo espedienti dilatori per arrivare al 1° gennaio senza aver fatto nulla. E a quel punto – l’ha ribadito anche Belcecchi nel suo intervento di venerdì – “la società ProgettoJesi sarebbe obbligata ad alienare”. E addio Villa Borgognoni!

Per questo motivo, noi dell’associazione spaziOstello chiediamo che alle dichiarazioni rassicuranti (anche se abbiamo molto apprezzato – vogliamo dirlo – la netta posizione contro la cessione del neosegretario del Pd, Lorenzo Fiordelmondo) e alle belle intenzioni di sindaco e giunta, seguano provvedimenti normativi concreti. Perché abbiamo capito che alle belle parole “faremo di tutto per”, segue sempre un “ma purtroppo”.

Nelle prossime ore daremo il via a una serie di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio che stiamo correndo e invitiamo tutti a mobilitarsi per evitare di perdere un patrimonio della città e una risorsa strategica per la vita democratica, culturale e sociale del nostro territorio, qual è Villa Borgognoni.

(Associazione di volontariato “SpaziOstello” Onlus)

sabato 13 novembre 2010

Villa Borgognoni:

'La vocazione extra turistica

è anche merito

della Cooperativa'

immagine

Continuano a riecheggiarmi nella testa le parole dell’assessore al turismo nel corso della commissione consiliare di martedì scorso: “Non me ne voglia la cooperativa Zanzibar ma la questione sembra essersi spostata soprattutto sul ruolo sociale di Villa Borgognoni e non solo su quello turistico”.

Una precisazione in merito è doverosa: se l’ostello svolge una funzione che va oltre la semplice ricettività turistica è proprio grazie a Zanzibar che, in 3 anni e mezzo di gestione, ha saputo non solo accogliere giovani e meno giovani, famiglie, gruppi e singoli di ogni estrazione sociale, razza, e provenienza ma anche aprire le porte della splendida villa alle iniziative più varie. L’aggregazione sociale non si crea dal nulla, ci vogliono l’apertura e la volontà per far crescere nel tempo le relazioni, la rete di conoscenze e tutto quanto è servito in questi anni per portare l’ostello a diventare, come giustamente è stato definito, “una fucina di attività”. Tutto questo comporta sacrifici, costi aggiuntivi, tanto lavoro extra: tutto accettato di buon grado, per servire una causa. Ma analizziamo per un attimo questa causa: di chi è ? A chi giova se non alla collettività tutta ed al Comune di Jesi in ultima istanza?

Giova ai bambini che possono beneficiare dei centri estivi e dei corsi d’arte tenuti grazie agli spazi riservati all’associazione Camaleonte, giova ai ragazzi di Intercultura che più volte l’hanno trovano un punto di ritrovo accogliente, funzionale, bello ed economico in cui sviluppare la propria educazione interculturale, giova ai ragazzi di Waiblingen e Mayenne ospitati nel corso dei gemellaggi cittadini, giova a quanti, di ogni età, usufruiscono dei corsi e delle attività che si tengono praticamente giornalmente nelle stanze comuni della villa, giova alle famiglie che trovano degli spazi per le feste di compleanno e le ricorrenze che non riuscirebbero così bene entro le proprie mura domestiche o avrebbero un costo ed un sapore diverso in un anonimo ristorante. E la lista potrebbe essere lunghissima, tante sono le proficue e continuative collaborazioni: Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro Pirata, Italcook, Uisp, Cai, Itas Galilei, Istituto Agrario di Pesaro, Liceo Scientifico di Cremona, Cooss Marche, Gus, Cestas, Viaggi e Miraggi, etc. etc.

Ma torniamo al turismo, che se è vero, come è vero, che non è l’unico stakeholder della questione, è senza meno, il principale. Se la famigerata crisi economica ha comportato una generalizzata contrazione dei flussi turistici ed il numero delle presenze registrate in ostello sta seguendo un trend di crescita, la chiave di lettura non può essere che una: la riduzione del potere di spesa porta i turisti a scegliere strutture ricettive dove possono risparmiare sui loro viaggi. Gli ostelli di tutto il mondo sono nati all’inizio del secolo scorso proprio per rispondere a questa esigenza oltre che per ricreare un’atmosfera familiare, solidale e comunitaria, di cui ugualmente si sente il bisogno. La città di Jesi e l’assessorato al turismo in particolare sono veramente disposti a rinunciare con una scrollata di spalle a tutto questo? Veramente vogliamo privarci tutti di un fiore all’occhiello come questo? Perché se una struttura così bella e intrisa di storia jesina è stata destinata ad accogliere questa forma di ricettività non è una nota stonata, è un merito da rendere a chi ha voluto che fosse così! Chiunque è avvezzo a viaggiare per ostelli ha sottolineato questo punto pernottando a Villa Borgognoni.

La gente chiede, è incuriosita, vuole sapere qual è la storia della villa, capire da dove viene questo lascito, perché si tratta veramente di una perla nel panorama degli ostelli a livello internazionale. E approfondiamo anche questa questione: quello degli ostelli, in cui Villa Borgognoni è inserita, è un vero e proprio circuito internazionale che conta più di 5.000 strutture in tutto il mondo, si tratta, propriamente del movimento turistico organizzato più vasto del mondo…la questione è ancora marginale? I turisti provenienti in particolare dalla Nuova Zelanda, dall’Australia, dal Sud America, dai Paesi Scandinavi, dalla Germania, dall’ Olanda, che ogni anno ospitiamo, conosciamo e aiutiamo a proseguire il loro lunghissimo viaggio culturale sceglierebbero comunque Jesi come meta se non vi fosse un ostello? O il turista con zaino in spalla è meno importante di quello con la Samsonite che ruota al seguito? Perché questa è la realtà che conosciamo bene e che ci ha fatti innamorare di questo lavoro: essere parte di un viaggio, un valido aiuto per chi è forestiero, il piacere di una conversazione, un passaggio per la stazione o altrove perché i mezzi pubblici sono quello che sono, l’indicazione del ristorante giusto, del piatto tipico, della cantina, del modo in cui impiegare il tempo libero…e infine diventare un ricordo.

Non vogliamo che anche L’Ostello Villa Borgognoni diventi un ricordo, vogliamo fermamente che continui a pulsare di vita per molto tempo ancora, che rimanga a far parte del patrimonio di Jesi, come Jesi fa parte del proprio. Questo è quello che abbiamo saputo fare in questo poco tempo e che vorremmo fare sempre meglio nel prossimo futuro.

da cooperativa sociale Zanzibar

venerdì 12 novembre 2010

lettera di un carissimo ospite dell'ostello

OSTELLO SI!!!... OSTELLO NO??

Il 5-5-2008 arrivo a Jesi dopo due anni di cominciare questo chi io chiamo ¨il mio viaggio¨, portando con me tutto quello che ho, un zaino; anche la energia di ritrovar qualche parte de la cultura dove a nato il mio povero nono.

Arrivo in porta di un bellissimo palazzo in mezzo di giardino splendidamente curato. Un brivido di frescura Jesina, aire popolare e perché no nostalgia di quello chi e un patrimonio architettonico storico de la città... io ero li... fronte quella porta, senza conoscenza di la lingua italiana, pero me sentivo forte, felice e coinvolto di solo aspirare ogni gota di frescura di quel posto.

Ostello Villa Borgognoni mi riceve, in il più grande senso di la parola, gente in gamba, calida e affascinante come quella mai ho trovato in giro... a volta mi domando si tutti che lavorano lo faresti con la soddisfazione con la qual lavorano questa gente, il mondo di sicuro, andresti meglio!!!. Ostello Villa Borgognoni mi coinvolge, ricicla in vita e armonia, mi sadisfade in sua logica umana; per quello chi decido ritornar ogni anno e gratamente felice a ritrovarmi di le miei ... quello chi io dico ¨la mia famiglia¨, una grande famiglia di persone tanto special e propria di coltivar in la vita, e tutti li, in una sola sfera, il NOSTRO Ostello Villa Borgognoni, e chiedo SCUSA si dico NOSTRO, non vorrei preoccupar al interessato in essere partecipe, (a quello anche io lo invito in conoscerlo).

Peró la mia ignoranza utopica di viaggiatore no permette vedere una altra cara di´l quadro e mi dimostra che quello qui brilla per natura, sempre e tanto codiciado, e questo il punto di partenzza anche a volta una scoperta per quello chi cerca di prendere riedito di qualcosa DE TODOS.

Oggi 11/11/10, mi trovo dolido di dover reafirmar e domandar; Ostello SI!!!, Ostello NO??, oggi devo anche domandare chi sará di questa Famiglia Villa Borgognoni. Una vendita prematura a uscito dal sceso, pronta a parire in il auguroso anno nuovo!!!. Potremo brindar felice guardando a nostros ochis e compartir di nostros splendido Verdicchio? La Famiglia brindara con acqua amara in questas festas?.. Preocupazione di un viaggero, preocupazzione di un ser sociale, un ser fuertemente ligado a la cultura Jesina anzi tutto al progresso e evoluzzione popolare.

In Ostello o imparado el Arte de la Cucina, la risata diaria y la calida picardia di mio carissimo fratelo, per adopcion, Daniele (forte guerrero di espirito pujante...), o compartido lungos dialogos vastos in cultura, turismo e humanidad con mia amica Silvia (compañera di vita en il mio piu profundo cuore), o discusso in il senso mai pensado di viaggio, politica, economia, con mio secondo fratello Stefano (serena persona di qual uno bisogna fidar un pezzo di se), o compartito piu di una notte completa ridendo con il mio amico Matteo, o scherzado pure litigado!! con mi amica Patrizia... o visto nascere con sforzo e compromisso social conciensudo un gruppo como Spazzio Ostello, o partecipato di qualche attivitá chi offre il Ostello; Yoga, Cristallo Terapia, Thai Chi, Massaggio (ansi lo ricomando a ogni uno di quello chi pensa chi questa GRAN FAMIGLIA dovresti andar a casa). E cossi, il Ostello Villa Borgognoni non e solo un Ostello e un Patrimonio Culturale e Turistico con il sello di Jesi...

Caro Ostello Villa Borgognoni, io ti auguro un comincio di anno pujante e forte, batallando ogni incertidumbre codiciosa di questo sistema de turno, una spinta de energia per ogni calida iniziativa in 2011, e un SEMPRE OSTELLO VILLA BORGOGNONI per poter brindar un nuovo anno di proyetto e crescita qual ha dimostrato da sempre.


Martin Belles (29),

Neuquen, Patagonia, Argentina.

mercoledì 10 novembre 2010

Commissione Consiliare 9 novembre 2010 ore 18,00 Sala Consiliare del Comune di Jesi

Ostello Villa Borgognoni: presente e futuro

Intervento Consuelo Paris, Presidente Associazione SpaziOstello


Ringrazio il presidente della Commissione Claudio Fratesi per aver dato a noi di SpaziOstello, che qui rappresento in qualità di Presidente, la possibilità di intervenire in questa sede.

L’associazione di volontariato SpaziOstello Onlus è nata ufficialmente nel dicembre 2009 ed è la continuazione, in forma più strutturata e organizzata, del Coordinamento eventi culturali ostello Villa Borgognoni, che a partire dall’estate 2008 è stato protagonista di diverse, importanti iniziative realizzate all’ostello, prima fra tutte “Equa la festa”.

Quasi tutti i soci fondatori dell’associazione sono attivi all’interno di varie associazioni di volontariato o cooperative sociali che si avvalgono del lavoro di volontari., e per tale motivo SpaziOstello si caratterizza per una naturale predisposizione all’apertura e alla collaborazione.

L'ostello Villa Borgognoni è una struttura molto bella che dà lustro ad una città d'arte come Jesi, ma è anche particolarmente economica e questo, a nostro avviso, rappresenta un valore, che è quello dell’accoglienza, e ci piace che la nostra città possa offrire queste opportunità a chi viene da fuori. Per questo sosteniamo l’Ostello, la destinazione che è stata scelta e anche la gestione della cooperativa Zanzibar, che si è mostrata aperta e disponibile a collaborare con noi per aprire la villa a tutta la città: per farne un centro di scambio, di ospitalità; uno spazio per dibattiti, concerti, mostre, feste; un luogo davvero bello che è di tutti, e non privatizzato, come si è ipotizzato.

Negli ultimi 3 anni abbiamo organizzato vari eventi socio-culturali che hanno anche riscosso molto successo, ed in particolare sono:

  • luglio 2008 I edizione di Equa La Festa con sottotitolo “non è vero che tutto va peggio” 2000 persone

  • novembre 2008 Giornata Int.le contro la violenza sulle donne 300 persone (in collaborazione con la Casa delle Donne di Jesi)

  • 10 dicembre 2008: Celebrazione del sessantesimo anniversario della proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, relatori D’Ambrosio (ex presidente Regione Marche) e Claudio Fratesi (in collaborazione con la Consulta per la Pace) 100 persone

  • aprile 2009 accoglienza gemellaggio Equa Le Marche tra studenti cremonesi e jesini 100 persone

  • luglio 2009 II edizione di Equa La Festa con sottotitolo “meglio attivi che radioattivi” 3000 persone

  • settembre 2009 5° edizione della Rassegna di turismo responsabile 1500 persone

  • novembre 2009 Giornata Int.le contro la violenza sulle donne 300 persone (in collaborazione con la Casa delle Donne di Jesi)

  • da gennaio 2010 a maggio 2010 Corso di giardinaggio con manutenzione del Parco 30 persone

  • marzo e aprile 2010 ciclo SpazioDonna: presentazione del libro Come il Mercurio. Storie di femminismo di Carla Marcellini, con il concerto de La Macina; e presentazione del libro Il corpo di Diotima. La passione filosofica e la libertà femminile di Patrizia Caporossi 500 persone

  • aprile 2010 accoglienza II ciclo gemellaggio Equa Le Marche tra studenti cremonesi e jesini 100 persone

  • III edizione di Equa La Festa con sottotitolo “acqua rubata, terra violata” 5000 persone

  • ed ora stiamo organizzando anche per questo anno la Giornata Int.le contro la violenza sulle donne prevista per il 27 e 28 novembre.

Grazie a queste iniziative credo che siamo riusciti a dimostrare ampiamente che l'ostello può essere una risorsa per tutta la città, un centro socio-culturale che può trasmettere i valori della condivisione, partecipazione, democrazia e solidarietà; un bene prezioso soprattutto in questo momento che di spazi pubblici a Jesi ne sono rimasti pochissimi.

La nostra associazione rappresenta un punto d’incontro nel mondo del volontariato jesino, in quanto le iniziative che organizziamo sono il frutto di collaborazioni e sinergie con diverse associazioni territoriali, e negli ultimi 3 anni si sono coinvolte attivamente le seguenti realtà:

  • La Strada di Sergio

  • Emergency

  • Bottega Mondo Solidale

  • ViaggieMiraggi

  • Anpi

  • Consulta per la Pace

  • Pro Loco

  • La Casa delle Donne

  • Casa delle Culture

  • La Tartaruga Magica

  • Legambiente (circolo Azzaruolo)

  • Il Camaleonte

  • Avvocati di Strada

  • Valvolare

  • Scuola Musicale “G.B. Pergolesi”

  • Libera

  • Cestas

  • Vivere con Gioia

  • Cielo in Terra

  • I Dintorni

  • Radio Incredibile

  • Radio Africa

  • Ya Basta

  • Riserva Naturale Ripa Bianca

  • Sistema Museale della Provincia di Ancona

  • Fili'a centro-ascolto donna

  • Telefono Azzurro

  • ARBM, cittadini del Burkina Faso residenti nelle Marche

  • Monsanoinforma

Come abbiamo pubblicamente comunicato agli organi di stampa, chiediamo all'amministrazione comunale di impegnarsi formalmente affinché Villa Borgognoni non venga venduta e rimanga ostello della gioventù, gestito da una cooperativa sociale capace di comprendere – come ha saputo fare con grande sensibilità la coop.va sociale Zanzibar – che Villa Borgognoni è una ricchezza per la città di Jesi, un luogo perfetto per l’ospitalità e per l’incontro delle persone e delle culture.

Jesi è una città dalle consolidate tradizioni democratiche, che in tutti questi anni si è sempre contraddistinta per l'attenzione che ha puntualmente prestato verso la partecipazione, il confronto e la tolleranza, e facendo di tutto ciò un valore aggiunto nel suo modo di amministrare e di concepire il rapporto con il mondo dell'associazionismo e della cultura in genere.

L'Amministrazione Comunale in carica non dilapidi questo patrimonio per qualche pugno di euro perché la città non capirebbe e non potrebbe tollerarlo.


domenica 7 novembre 2010

La voce dell'associazione SpaziOstello

C’era una volta nella nostra città una bellissima villa immersa nel verde dove ragazzi, donne, bambini, famiglie, associazioni, volontari si incontravano per dar vita a momenti di condivisione, riflessione, incontro, festa. Partecipazione. Era un luogo aperto, dove per tre anni, grazie alla disponibilità e alla fattiva collaborazione della cooperativa sociale Zanzibar, che lo gestiva, chiunque poteva dare il suo contributo, stabilire legami sociali, costruire pezzi di civiltà.

Questo luogo si chiama Villa Borgognoni e oggi molti cittadini di Jesi lo conoscono perché qui abbiamo dato vita a dibattiti, incontri, mostre e a tre edizioni di Equa La Festa. Migliaia di persone hanno frequentato l’ostello e noi vogliamo che continuino a farlo. Lo vogliamo soprattutto ora che di spazi pubblici a Jesi ne sono rimasti pochissimi.

Poiché da giorni si parla della probabile vendita di Villa Borgognoni, chiediamo all’Amministrazione Comunale di impegnarsi formalmente per scongiurare tale ipotesi, affinché tutti possano continuare a usufruire di uno spazio pubblico che per la sua bellezza inorgoglisce noi jesini e meraviglia i visitatori.

Chiediamo ai nostri amministratori di centro-sinistra di valutare l’ostello non solo in base a criteri di natura economica, ma anche come una risorsa che contribuisce al benessere sociale, culturale e democratico di questa città.

Martedì 9 novembre parteciperemo alla commissione consiliare sul futuro dell’ostello di Villa Borgognoni con la speranza di ricevere risposte chiare.

C’era una volta a Jesi un luogo con la vocazione dell’accoglienza, un ostello per tutta la città.

Noi di SpaziOstello faremo di tutto affinché continui ad esserci.